Diciotto tunisini e una pecora

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Diciotto tunisini e una pecora

Candida Karima

che mai aveva visto il mare

o sofferto nostalgia di terra

Paura aveva sì

Dei lupi che scendono a branchi

Per soddisfare la pancia

Inclemente che da dentro

Ti morde

Neppure questi lupi mai li avevi visti

Grigi in volto nella divisa grigia

Dalle sprezzanti mani che giudicano

E separano e abbattono

Complici neghittose al sacrificio altrui

Ti dilaniano non avendo

Mai gustato

Morbidezza di lana

Dolcezza di latte

Nenia di belato

Che la notte nella barca

Scioglie cuori raggelati

Nell’attesa.

 

Pina Piccolo 2011

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